Giulia, cullava teneramente il bambolotto, che Papà Natale le aveva da pochi mesi fatto trovare sotto il grande albero. Stringendolo, canticchiava sottovoce la ninnananna che mamma intonava tutte le sere, perchè si addormentasse. Quando aveva la sensazione che gli occhioni celesti si fossero chiusi, tentava piano piano di riporlo nella minuscola culla. Al lieve movimento delle piccole braccia che si allungavano, il bambolotto, però, pareva ridestarsi, tornando a fissarla con quella sua espressione statica, tenera, ridente, quasi volesse dirle...: "Non ho sonno, non voglio dormire!". La piccola, allora lo risollevava
, ricominciando a sussurrargli la stessa dolce cantilena. - " Quanti problemi, questi bambini! Non si decidono mai a dormire ed io.... comincio ad essere stanca..!" - pensava.. Guardò con tenerezza la sua mamma, allungata sul divano, rilassata, immersa nella lettura. Solo la settimana precedente, l'aveva presa sulle ginocchia per comunicarle, accarezzandola, che sarebbe arrivato presto un fratellino. -" Sei contenta, tesoro? Sei grande, ora, hai cinque anni. Mi aiuterai ad accudirlo e a farlo addormentare? Lo farai, vero? " - La bimba aveva fatto un cenno di assenso, ma ora, preoccupata, si stava chiedendo come se la sarebbe cavata se anche il " bambolotto" nuovo e vero che sarebbe arrivato, si fosse rifiutato di fare la nanna. Almeno, questo non piangeva! L' altro, al contrario, avrebbe pure strillato, rendendo la cosa decisamente più problematica e fastidiosa. - " Quando nascerà, mamma, il fratellino?" - chiese senza entusiasmo.. - " Il prossimo Natale, cara! "- fu la risposta distratta. -" Oddio..! Anche lui lo troverò sotto l'albero..? Ma... con tutti i regali che avrebbero potuto far contenti i miei genitori, proprio un altro bambino, avrebbe dovuto programmare quell'anziano signore dalla lunga barba bianca? C'ero già io. Non bastavo?" - Dubbiosa domandò : " Sarà Papà Natale a portarlo, mammina? Lo lascerà in mezzo agli altri doni come ha fatto con lui ?". Guardò il pupetto in morbida gomma che stava cullando ed ora sembrava essersi tranquillamente appisolato. La mamma, sorrise divertita dall'innocente trovata . Depose il volume. Si rialzò. Si sedette. - " No, non sarà lui a portarlo, Giulia! Desidero raccontarti come giungerà..!" - La bimba scivolò agile come uno scoiattolo dalla seggiolina su cui era seduta. Lasciò che lei la sollevasse e se la mettesse accanto, pronta ad ascoltarla, a bere ogni sua parola, ogni magica...verità. - " Babbo Natale, tesoro" - iniziò la madre -" porta giocattoli, bambole, bambolotti, non bambini! Quelli, sono gli angeli a portarli..! "- - " Gli angeli ? Ma dove li tengono e nascondono, prima di regalarli a mamme e papà?" - - " Vedi, piccola mia, lassù, adagiato su soffici nubi, c'è un delizioso villaggio formato da tante casette rosa e azzurre. Ha strade candide e spumose. Nessuno deve camminarvi..., non è necessario siano piane....!E' abitato unicamente da quelle celesti creature. La facciata di ogni casetta e il loro interno, sono irradiati da luminosissime, perenni stelle. In ognuna di quelle piccole abitazioni, sono allineate confortevoli culle. Ogni culla, è occupata da un bebè, accudito dal proprio angelo. In un'unica casetta candida, proprio al centro del villaggio, lavorano alacremente gli < angeli - gestori >. Il loro compito, è quello di gestire ed aggiornare un enorme, altissimo libro, su cui quotidianamente annotano le richieste di neonati che pervengono dalla terra. Un gruppo di < angeli- visitatori >, viaggia in continuazione. Scende dal cielo e, discretamente, si insinua in ogni casa al solo scopo di osservare ogni famiglia, per poi poter segnalare agli <angeli-gestori>, quelle che, a loro avviso, appaiono idonee a ricevere un bimbo, pur senza specifica richiesta. E' sufficiente , per meritarlo, che un uomo e una donna dimostrino di volersi bene ed abbiano un cuore grande, denso d'amore. Nutrano il desiderio di curare il nuovo arrivato, facendolo crescere in serenità" - Giulia, ascoltava la mamma con espressione incantata. Gli occhioni sbarrati... - " Ma gli " angeli visitatori " , non sbagliano mai a scegliere le mamme e i papà?" - chiese incuriosita... - " Purtroppo, pulcino mio, qualche volta accade. Accade per inesperienza. Ci sono creature celesti che sono in servizio da troppo poco tempo. Non riescono ancora a distinguere, tra persone apparentemente simili, quelle che dovrebbero rivelarsi veri genitori. Quando ciò accade, il bimbo inviato, purtroppo, non gode di quella felicità che meriterebbe." - - " Mammina, tu lo hai ordinato il fratellino ? Hai chiesto di mandartelo ?" - - " No, Giulia! Ma <l'angelo visitatore > che è sceso, ha sicuramente visitato anche la nostra piccola, accogliente dimora. Ha compreso che tutti quanti ci amiamo e il nostro amore è talmente grande da poterlo dividere anche con un altro bimbetto. Dobbiamo essere felici, cara, per quanto di meraviglioso ci sta accadendo!" - - " Sono contenta, ora, mammina, ma.... quale angelo sarà a portarlo ?"- - " Sarà il suo < angelo custode > ad accompagnarlo. Quello che lo ha accudito sino ad ora e gli starà vicino tutta la vita. Anche tu ce l'hai, tesoro. Tutti lo abbiamo pur non riuscendo a vederlo..!" - -" Se deve proprio venire " - dichiarò con
entusiasmo la bimbetta -" dovrà avere tanti ricciolini biondi, gli occhioni
azzurri e tanta voglia di giocare con me e Cristian, il mio
bambolotto!" - La mamma, nuovamente sorrise. - "Se sarà un maschietto, bambina mia, avrà i suoi giochi. In compenso, sarai tu ad avere due bambolotti da coccolare...! Con uno in particolare, dovrai usare infinita cura e dolcezza! Per poterci giocare, dovrai lasciarlo crescere un poco!"- Da quel pomeriggio il bambino in arrivo, divenne tra lei, mamma e Cristian, un argomento ricorrente. Transitava, si intrufolava in piccoli, assidui discorsi. I sogni della piccola, avevano iniziato a prendere la forma, la poesia, di quel villaggio incantato adagiato sulle nuvole, in cui, in una casetta sicuramente celeste, trascorreva gli ultimi mesi di permanenza, un fagottino impaziente. Quando si ripresentò il Natale, quella stessa mattina, Giulia corse a verificare sotto l'albero. L'angelo, poteva aver lasciato il fratellino lì, accanto al caminetto acceso, per non fargli prendere freddo..!! Sconsolata non lo trovò. Solo pacchi infiochettati, facevano bella mostra. Pacchi che, per la delusione, non pensò neppure di iniziare a scartare. Poi un lieve vagito la distrasse. Il cuoricino si fermò per l'emozione. Veniva dal divano di velluto blu. In punta di piedi vi si avvicinò. Sorretto dalle ali incrociate di un invisibile angelo, sbadigliando, agitando le braccine c'era lui. Il bambolotto vivo, il fratellino che, esattamente, era come lo aveva desiderato, sognato. Felice, lo accarezzò. - "Ciao. Alessandro..!". Il nome? Lo aveva deciso lei in quel preciso istante, ma era certa sarebbe piaciuto anche a babbo e mamma. -" Sei tu, il mio regalo più bello! " - Le candide ali, lo porsero e sistemarono tra le sue braccia, poi scomparvero.. Il piccino fece una smorfia simile ad un sorriso. -"Cresceremo bene, insieme..!" gli sussurrò dolcemente Giulia. Si accorse che Cristian in un angolo del divano, sembrava osservarla, escluso ed offeso.. - " Quello è il mio bambolotto..! Ora dobbiamo iniziare a conoscerci, fratellino. E quelli ...." - guardò felice, l'uomo e la giovane donna che, sorridenti, si stavano accostando ...- " Sono i nostri genitori. " - Lo baciò. Si accorse che, stanco forse per il lungo viaggio, il piccolo, si era abbandonato ed aveva chiuso gli occhietti. Sorrise... -" Vedi? Sei già meglio di Cristian...! Tu riposi..!" . Quindi, teneramente , tornò a coccolare il già troppo trascurato bambolotto. Una piccola culla in cielo era rimasta vuota. Una mamma, estasiata, ne stava colmando un'altra sulla terra, dondolata dal battito di tre cuori già densi di tenerezza nei confronti di quel " cosino" serenamente addormentato.
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