Ci sono donne appassionate di motori che nutrono  approfondita conoscenza di piloti e Formula 1.   Io sono  esattamente  l'opposto  e questo, nonostante  mi sia recata  più volte a Imola. L'ultima, pochi anni dopo la   scomparsa di Senna. Potevo camminare ancora normalmente, all'epoca. Sembrava lontano lo spettro  della  malattia, della Sclerosi Multipla. Ma subdolamente, la stessa,  stava già lavorando dentro di me, in attesa di manifestarsi. Nel parco del circuito, proprio di fronte al punto in cui Ayrton si schiantò,  sostai dinnanzi   al  monumento commemorativo in bronzo dedicatogli, scolpito da Stefano Pierotti di Pietrasanta, in provincia di Lucca. Rimasi ad osservarlo commossa, emozionata. In verità.., non mi parve molto somigliante, ma mi  riportò e trasmise tutta la tristezza che vidi impressa sul suo volto in quella maledetta  domenica di maggio del 1994, prima della sua scomparsa, in quell'ultima tragica competizione. Sì, perchè lui fu  il solo pilota che riuscì  a tenermi  inchiodata al televisore  anche in quella drammatica uscita di scena.

Senna, il ragazzo venuto dal Brasile, in pochi anni aveva acquistato popolarità e spessore.

Pilota incontrastato, grandioso, da solo riusciva a dare spettacolo, a rendere sensazionale ogni gara.  Carismatico, spesso in combutta con i colleghi per la sua cocciutaggine.  Eterno rivale e nemico di Prost. Deciso a vincere... sempre e ad ogni costo, era  un acuto uomo d'affari. Possedeva una compagnia aerea ( pare a gestione familiare). Era proprietario della delegazione Audi in Brasile. Si muoveva nei cieli del suo Paese, in elicottero.

Proprietario dell'edificio VARI, nel centro di San Paolo, dal settimo piano dello stesso, gestiva e faceva gestire,  il proprio  "impero"  finanziario.

Riuscì a dar vita  anche  ad una rivista, a un fumetto. Un cartone animato, Senninha, che simulava se stesso ed ebbe grande successo.   Vita " dorata" la sua..! Nasce il 21 marzo 1960, in una famiglia benestante, alla quale resterà sempre profondamente legato. Sarà presso i suoi cari che tornerà ogni volta,  per poter pregustare momenti di riposo dopo le gare in Formula 1. La stessa è composta  da mamma Neyde, dai due fratelli Viviane e Leonardo il più giovane. Il padre, Milton Guirado Theodoro da Silva è allevatore di bestiame, padrone di fabbriche di ghiaccio in Brasile, distributore di bevande alcoliche. Quando " Beco ", come affettuosamente viene soprannominato Ayrton tra le pareti domestiche, ha soli quattro anni, gli regala il primo Go-Kart. Lo stesso, gli viene però  sottratto, quando iniziano i primi tentennamenti nel rendimento scolastico. All'età di dieci anni,  glie ne dona un secondo ed è  proprio il padre ad accompagnarlo al parco Anhembi, perchè lo possa  guidare.

Risale al 1973 la  prima gara che lo vede vincitore nella Junior class-1 ad Interlagos. Aggressivo nella guida, negli anni successivi, vince o si classifica secondo.  Dal 1971 al 1980,  gareggia per il campionato del Sud America ed in quello mondiale. Sempre nel 1980, riporta ulteriori vittorie.  Nel 1981, in Inghilterra, porta con sè la giovane sposa Liliane, compagna d'infanzia.  Il matrimonio si conclude dopo  un solo anno, causa le incomprensioni sorte, in seguito alla smania di successo del giovane pilota.  Sempre in quell'anno, vince correndo con la formula Ford 1600.

Non escluderà mai,  la possibilità di riconvolare a nozze con l'ultima fidanzata; la modella brasiliana Adriane Galisteu. Dirà:

< Una delle cose alle quali mi dedicherò in un secondo tempo, sarà di crearmi una famiglia. Succede nella vita di ognuno. Solo pochi non si sposano ed io sono sicuro che mi sposerò un'altra volta ed avrò dei bambini.>

La fatalità, l'avverso destino, gli impediranno di realizzare  questo sogno.

Nel  1982  si aggiudica una nuova vittoria con la Formula Ford. 2000 e, nel 1983, nel Campionato Formula 3.

Il 1984 Ayrton Senna Da Silva, approda in Formula 1 con la Toleman. Durante il Gp. di Monaco ,sotto una pioggia torrenziale, la gara viene interrotta proprio  mentre sta  per sorpassare  Prost in quel momento in testa, impedendogli quello che si sarebbe rivelato. un trionfo assicurato.

Nel 1985, passa alla Lotus con motore Renaut. Vince i suoi primi Gran Premi in Formula 1  a Spa Francorchamps ( Gp. Belgio ), a Estoril (Gp.Portogallo).

Atri due, se li aggiudica l'anno successivo  a Detroit  (Gp.Usa)   e a  Jerez  de la Frontera  ( Gp Spagna ), arrivando quarto nella classifica finale del Campionato del mondo, con la Lotus motorizzata Renaut.

Il  1987 con la Lotus motore Honda, riporta altri due  successi. Quelli inerenti al Gp.  di Monaco (a Montecarlo )  e a Detroit, arrivando terzo nel  Campionato del mondo.

Nel  1988, fa un salto di qualità. Passa alla McLaren. ( vince in questa fortunata annata, ben otto  volte ( Gp. Belgio - Gp.Usa - Gp. Germania -  Gp. San Marino - Gp. Ungheria -Gp. Canada - Gp. Giappone e Gp. Gran Bretagna ) e lo stesso Campionato del Mondo, battendo Prost  che gareggia con il suo stesso tipo di macchina.  Sempre in quest'anno, durante il G.P. Di Monaco, mentre è in testa ed è in procinto di imboccare un tunnel, esce di strada.... Ha una visione. Dice che gli è apparso Dio.

Nel  1989 arriva secondo nel Campionato del mondo, battuto da Prost, con ingannevole strategia. Vince altri 6  Gp.( Monaco - Belgio - Germania - Gp di San Marino  - Spagna e Messico ).

Nel 1990, Prost passa alla Ferrari, ma Senna ugualmente lo batte con la sua McLaren. ( Vittorie  nei Gp. di Monaco - Belgio - Germania - Canada - Usa - e nel Gp Italia, a Monza ).

Nel  1991, Ayrton vince il suo terzo ed ultimo mondiale, battendo l'avversario storico; Prost a bordo della Ferrari, e Mansell su Williams Renaut. ( nuovi successi, nei Gp. di Monaco - Belgio - San Marino - Ungheria - Usa - Brasile - Australia ).

Nel 1992, anno in cui la Honda annuncia il suo ritiro dalle corse, " Magic "  vince ugualmente tre Gran Premi, (  Monaco - Ungheria e Italia ) ,pur guidando una macchina di gran lunga inferiore alla Williams di Mansell.

Nel 1993,  è al volante di una McLaren motorizzata Ford.  Resta memorabile il sesto trionfo al G.P. di Montecarlo e Donington dove, doppiando tutti, il " mago della pioggia"  esce vincitore sotto un autentico diluvio. Vince nuovamente , a Interlago ( Gp.Brasile)  Suzuka ( Gp. Giappone) , Adelaide (Gp.Australia ).

 Nel 1994, passa alla William e, nel  3° Gp., muore a Imola, schiantandosi alla curva del Tamburello, in seguito alla rottura del piantone dello sterzo.

Una fine terrificante, la sua, anticipata da  tormento,  negativi presagi, sensazioni  e forse, per la prima volta..,  paura.  Il giorno precedente, durante le prove,  anche Roland Ratzenberger  muore. La sua scomparsa, sconvolge il campione.  Non vuole correre, in quella tragica domenica. Parla al telefono con la fidanzata. Le confida il desiderio di lasciare le corse.  C'è qualcosa che non quadra. Avverte un presentimento oscuro.  Lo stato di intenso disagio del cuore, si riflette, in quelle ore,  sul suo viso. Teme la  partenza; quell' ultima corsa... che si rivelerà realmente fatale. Non riesce a fare che cinque giri, Senna, dopo l'inizio della gara..! Si appresta ad affrontare la curva del Tamburello, ma la monoposto diviene ingovernabile, prende una traiettoria diritta che lo porta inevitabilmente alla tragedia.

Ai soccorritori, Ayrton appare da subito in condizioni disperate. I medici faticano a sfilargli il casco, perde molto sangue e materia cerebrale. Non respira autonomamente. Gli viene praticata la tracheotomia. Durante il trasporto in elicottero, verso l'ospedale Maggiore  di Bologna, subentra un arresto cardiaco. Ha l'osso frontale fratturato. Un'altra frattura interessa la base cranica. Il suo cuore alle 18,40 cessa di battere dopo aver ricevuto l'estrema unzione.

La bara del campione, affronterà il viaggio di ritorno in Brasile su un aereo della compagnia brasiliana Varig. Il feretro, non sarà, però,  lasciato  solo nella stiva.. Volerà nella cabina passeggeri per espressa volontà del comandante, in segno di rispetto  nei confronti di un uomo che ha saputo regalare, alla Formula 1, momenti indimenticabili. La  salma  di Ayrton riposa  a San Paolo, su una collinetta, nel  cimitero del Morumbi. diventato meta di incessante  pellegrinaggio.

Alcuni commuoventi  episodi assunsero  ulteriore valore proprio dopo la sua dipartita, mettendo in grande risalto un uomo che aveva,   immense, anche la  fede, la stessa anima. Si seppe, infatti,  che in incognito, andava a trovare un suo giovane tifoso in coma dopo un grave incidente. A lui fece pervenire una cassetta con impressa la propria voce che lo esortava a risvegliarsi. Quel ragazzo,  ascoltandola, sembra si sia realmente ridestato. Durante la sua breve esistenza aiutò sempre, senza protagonismi, silenziosamente, i bambini ospitati nelle favelas. Anche gran parte dell' immenso patrimonio,  dopo la morte e per sua specifica volontà,  fu devoluta in tale immane, generosa opera umanitaria.  Come dimenticare anche, il saluto  che Senna inviò via radio dalla monoposto, che a breve si sarebbe schiantata, a Prost, l'eterno rivale...! Quasi un commiàto, un addio.... " mi manchi Alain..!" . Poi sulla Formula 1, calò un' atmosfera  pesante. Di ghiaccio....

 

           Ayrton Senna 

    3       Titoli Mondiali  vinti ( 1988. 1990 . 1991 )

    65     Pol Positions

    41     Gran Premi 

                                               

 

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