Fu nel 2003 che Ludovico Gasparini, pensò di dedicare una miniserie televisiva a Soraya. Difficile però sondare, far emergere appieno la complessità psicologica del personaggio in oggetto. E’ quanto, a mio avviso, ha tentato di fare la brava Anna Valle, in un’interpretazione che ha offerto sul piccolo schermo, un’immagine un po’ piatta, piuttosto lontana da quella che fu la reale protagonista. Soraya fu descritta, da chi ebbe la fortuna di conoscerla e starle accanto, come una donna disinvolta, anticonformista, ambiziosa, ombrosa, suscettibile, sensibile alla tenerezza, ma caratterialmente distaccata, imprevedibile, sempre alla ricerca di affetto, ma incapace di instaurare contatti umani profondi. Chi era dunque la splendida ragazza dagli " occhi di giada" che emerge da una favola a tratti irreale…!

Penso sia stata una fanciulla costretta a comportarsi da donna, troppo presto…! Il nome arabo, appartiene ad una costellazione.

Nasce ad Isfhahan da madre tedesca. Il padre, capo della nobile tribù degli Esfandiari Bakhtiari che per ben diciassette generazioni avevano avuto il predominio sui ricchi territori di petrolio Persiani, viene espropriato delle sue terre dallo stesso padre dello Scià. Si rifugia, quindi, in Germania e lì fa fortuna. Soraya, studia in Svizzera, sognando di diventare attrice.

Il matrimonio con Muhammad Reza Pahlavi, celebrato il 12 febbraio 1951, è combinato. Lei non ha ancora compiuto diciannove anni ed indossa un abito di Dior tempestato di seimila brillanti, lui ne ha trentadue ed ha appena ripudiato la precedente moglie Fawzia, sorella di Faruk, re d’Egitto, rea di averlo reso padre di una femmina. L’unione imposta , inaspettatamente si traforma in una passione travolgente.

In seguito ad un’insurrezione popolare, il 16 agosto 1953, la coppia deve fuggire. Rientra in Iran solo il 22. Il sogno di un figlio, accarezzato da entrambi, non riesce a concretizzarsi. Lo Scià, innamoratissimo, ma sotto pressione, ( la legge dinastica in Persia, paese in cui la poligamia è ammessa, esige un erede maschio…..) pur di non rinunciare a lei, propone di sposare un’altra donna da ripudiare subito dopo il concepimento dell’agognato erede.

La giovane sovrana, umiliata, non accetta.

A sua volta ripudiata, Soraya torna libera con il titolo di < principessa Imperiale> ed un ricchissimo appannaggio.

Sempre presente negli avvenimenti mondani, costantemente sotto i riflettori, interpreta, nel 1964, il film < I tre volti > che si rivela, però, un autentico fiasco.

Viene trovata morta il 25 ottobre 2001 nella sua splendida residenza parigina in Avenue Montagne.

La Principessa, non ebbe mai il titolo di Imperatrice. Lo divenne in seguito Farah Diba, concependo figli maschi per quel trono nel giro di pochi anni…. perduto.

 

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