Se soltanto qualche mese fa, mi avessero chiesto se fossi  appassionata di  musica Pop, avrei detto, in tutta sincerità, che no..., non era il  mio genere. Apprezzo in modo particolare quella classica. Adoro, nella leggera, l'ironia, la profondità  delle canzoni di Renato Zero; romanticismo,  poesia e dolcezza in quelle di Amedeo Minghi....

In passato,  ho sempre guardato a Michael Jackson,  quale ragazzo  sbocciato dal nulla, dotato di incredibile talento. Di strada, da Gary ( nei pressi di Chicago) ,   ne aveva  sicuramente, meritatamente fatta parecchia. Indiscutibilmente apprezzato dai lontani anni di quell'infanzia da bimbo prodigio, sottratta ai giochi, divenne immenso staccandosi dal gruppo in cui cantava con i fratelli. Tentando l'esperienza da solista, rivelatasi straordinaria. Mi accadeva  di tanto in tanto di vederlo materializzarsi in servizi  televisivi, in notiziari,  o  scivolare tra una pagina e l'altra di quotidiani e settimanali, improgionato in articoli dai quali, immagino, sarebbe  sicuramente voluto evadere. Sovente coinvolto  in situazioni decisamente pesanti oltre che totalmente false, mortificanti. (  la verità, quella vera, è emersa, unicamente dopo la sua tragica fine).

Poi.... il 25 giugno di questo tragico 2009, già colpito al cuore da molteplici lutti causati dal terribile terremoto dell'Aquila, dalla drammatica tragedia di Viareggio, qualcosa di imprevedibile, inaspettato, è nuovamente accaduto. Michael, lontano dai rumori del suo palcoscenico, silenziosamente se ne era andato, lasciando in un dolore totale, il mondo del Pop, le stesse fans.

I'incontrastato Re, era morto.  Come suona  male il termine " morte", se  abbinato a qualcuno, come lui,  che  si è imposto come immagine di  una vitalità prorompente... immortale! Divinità...in un Olimpo lontano e dorato. L'esatto opposto  di quella immane parte di umanità senza lustrini, oberata di problemi, che popola il nostro  umile pianeta, che lui riusciva ancora a far sognare.

Anche un Dio, però si può schiantare...! Può perdere quell'apparente eternità che gli avevamo  cucito addosso, per ritrovarsi unicamente, semplicemente, essere umano penalizzato dallo stesso inequivocabile destino. Quello di  dover  un giorno lasciare questa terra. E' stata  forse inizialmente l'emozione, a spingermi ed a farmi avvicinare  in punta di piedi al suo mondo, scoprendone, non senza stupore, sofferenza e solitudine, disagi,  grandezza, riconoscimenti e trionfi , la stessa incredibile musica.

Ho iniziato a cercare tutto quanto lo riguardasse. Interviste precedentemente rilasciate, trasmissioni commemorative; un suo concerto in dvd. I suoi album..., stupendomi nel realizzare,  che erano bellissimi. Nel sentirmi affascinata da quella  voce particolare e dolce che  mentalmente,  seguito ad abbinare agli incredibili passi  che  lo hanno reso unico, famoso, inimitabile.

Aveva un  viso bellissimo, prima della ben nota  autodistruzione. Ma più che il suo aspetto esteriore, quanto  mi  ha affascinata, è stata la parte di lui, meno visibile, occultata. La profonda umanità, la sensibità, quella tenerezza  nei confronti dei figli, dei bimbi che adorava.  La scoperta della sua anima, ha compiuto il miracolo! Michael, in un tempo tanto breve,  è riuscito a farsi, a farmi  magicamente  amare, quanto lo aveva aiutato  a vivere. Le sue  stesse interpretazioni.

Ciao Michael, sei già mito e leggenda. Non ti dimenticheremo mai.

                                                                          

 

     Torna a < Personaggi  >