Se fosse rimasta in vita, oggi avrebbe ottant’anni , ma dal giorno del suicidio, nessuno l’ha più dimenticata. Le stesse tv americane, per l’anniversario, hanno riproposto molti dei suoi famosi film, per poterla degnamente commemorare.

Norma Jean nacque il 1° giugno del 1926 al General Hospital di Los Angeles. La figura paterna, dileguatasi mentre veniva alla luce, sembra rispondesse al nome di Edward Monterson. Fornaio, immigrato norvegese, sposò Gladys Monroe nel 1924 e morì in un incidente motociclistico nel 1929.

Paternità, da lei, però, sempre fermamente rifiutata. Un giorno, la madre mostrò alla piccola una foto che lo ritraeva. Era un uomo dagli occhi ridenti, baffetti sottili, molto simile a Clark Gable. Fu proprio quella somiglianza ad alimentare una fantasia che accompagnò la futura Marilyn, per tutta la vita. Quella cioè che proprio lui fosse il suo vero padre. Nella famiglia materna, furono sempre presenti e specificatamente documentati, episodi di follia; per questo, tutta la sua breve esistenza, fu minata e non a torto, dal terrore di esserne predisposta. Ebbe un’infanzia infelice… Diventata donna, elevata a simbolo della bellezza, dell’amore, fu sempre sostanzialmente sola. Apparentemente incolta, leggeva testi di filosofia, era attratta dalla cultura. Il primo matrimonio, combinato, lo contrasse a soli sedici anni nel 1942, con Jim Dougherty.

 "Era come star rinchiusi in uno zoo. Il nostro matrimonio era una specie di amicizia con in più i privilegi sessuali. Mi sono resa conto più tardi che spesso i matrimoni si riducono a questo o a poco più ".

Risale a quel periodo il lavoro che trovò presso una fabbrica di aerei bersaglio. Alla catena di montaggio, fu notata da Conover, fotografo dell’esercito, il cui comandante era Ronald Regan, attore ed in seguito Presidente degli Stati Uniti. Norma Jean, all’epoca diciottenne, si distingueva dalle altre. La fotografò. Le propose altri scatti, la volle come modella offrendole un compenso di cinque dollari l’ora. Alcune fotografie, finirono sulla scrivania della Blue Book Model Agency. Divenne Cover Girl. Sognando il cinema, mise fine alla propria unione, trasferendosi da sola a Hollywood. Risale al 1947 la sua prima apparizione come comparsa, insieme ad altre undici, sul set del film <Scudda Hoo! Scudda Hay!>. Frequentò, in quel periodo, anche l’Actor’s Lab, vivendo in camere ammobiliate talvolta condivise con altre ragazze. Si pagò i corsi, inizialmente a carico del teatro di posa, con il ricavato del proprio lavoro di modella. Posò nuda per un calendario. Nel 1953, una di quelle immagini, fu acquistata per 500 dollari dal giovane e sconosciuto Hugh Hefner. Pare dovesse essere utilizzata per comparire sulla copertina di Playboy. Nel 1952 sposò Robert Slatzer, critico letterario di Columbus, Ohio.

Matrimonio lampo che si concluse dopo soli tre giorni. Il 14 maggio del 1954, convolò a nuove nozze con Joe di Maggio. Pure questa unione, ebbe breve durata. Divorziarono. Joe, rimase però inguaribilmente geloso ed innamorato di lei. L’amò senza speranza fino alla fine dei suoi giorni. Fu lui a vegliarla, la notte antecedente il funerale. Fu lui, per ben vent’anni, a deporre, dinnanzi al suo loculo, due rose rosse. Marilyn, gli fu sempre grata per il suo sostegno, il suo amore, ma non gli diede mai il suo cuore. Nel 1954, la "Dea bianca", come la definì Alice McIntyre di Esquire, prese a frequentare studi psichiatrici. In una sera estiva di giugno del 1956, alle 19,21, si unì al drammaturgo Arthur Miller. Restò incinta, perse il bambino. Molti amori ebbe Marilyn, ma anche tanti aborti..!

Il nuovo matrimonio, durò tre anni e mezzo. Risale al 1960 l’inizio delle relazioni con i fratelli Kennedy.

Tra il 4 ed il 5 agosto del 1962, dopo una serie di telefonate disperate, Marilyn, nel suo letto, se ne andò. Omicidio o suicidio? Suicidio .. stabilirono.., ma..con qualche riserva…Sembra, infatti, che fosse stato manomesso il luogo della morte, e molte "prove" che avrebbero potuto illuminare le indagini, fossero svanite nel nulla. L’autopsia, spietata cancellò il leggendario, innato splendore di porcellana della Monroe, che, a soli trentasei anni, entrò nell’Olimpo dei miti, per non uscirne più, per diventare tra tutti, forse il più luminoso ed amato. Nel 1982, ben vent’anni dopo, il procuratore distrettuale di Los Angeles, per fugare i dubbi che hanno sempre avvolto la morte dell’attrice, riaprì "un’inchiesta" che rimase "preliminare" e si concluse, nel giro di quattro mesi, senza aver portato alcuna variazione alle precedenti conclusioni. Marilyn, Interpretò trenta film.

   

 

Tra i più noti ricordiamo:

Orchidea bionda (1948)        

Una notte sui tetti (1949)

La figlia dello sceriffo (1950)

Giungla d’asfalto (1950)

Eva contro Eva (1950)

L’affascinante bugiardo (1951)

Niagara (1953)

Gli uomini preferiscono le bionde (1953)

Come sposare un milionario (1953)

La magnifica preda (1954)

Quando la moglie è in vacanza (1955)

Il principe e la ballerina (1957)

A qualcuno piace caldo (1959)

Facciamo l’amore (1960)

Gli spostati (1961)

 

 

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(Le fotografie di Marilyn Monroe, sfondo, e decori, sono stati reperiti su Internet)