Robin Williams era un <Grande> che l'America e non solo, sta ora  piangendo. In un mondo denso di problemi e difficoltà, in cui sono state tante le persone  che hanno cercato nel suicidio una via di fuga in risposta ad un  negato diritto ad una dignitosa sopravvivenza, mi chiedo non senza angoscia, cosa possa averlo spinto verso quel gesto estremo...Cosa possa aver  realmente attraversato ed oscurato il cuore, la mente di una persona tanto speciale.

Possedeva un talento incredibile, comico, che lo aveva accompagnato attraverso  una meritatissima ascesa, verso una sempre crescente fama nel mondo del cinema. Stella tra le stelle, nel firmamento  di Hollywood.  Ogni personaggio da Lui interpretato, acquisiva un'anima. Sapeva infondergliela con la naturalezza,  il sorriso, la dolcezza che sprigionavano quei suoi magici, espressivi, vivi e pur malinconici occhi chiari. Penso che  in ognuno , riversasse un po' di sè stesso; della bella persona che, interiormente, sono certa fosse.   Interpretazioni le sue, dense d'amore, umanità, umorismo, sensibilità,  ed intensità. Film che seguiteranno  ad emozionarci, farci sorridere, sognare, strappandoci ora, anche una lacrima.  Tutti indimenticabili, bellissimi, tra questi  Good Morning,  Vietnam, L'attimo fuggente  (1989), Mrs Doubtfire ( 1993 ), L'uomo bicentenario ( 1999), Patch Adams ( 1998 )Al di là dei sogni ( 1998)...Robin,  aveva tanti affetti, un pubblico entusiasta che lo ha  amato, sostenuto. Stima e ammirazione da parte di nomi altisonanti.

 A suo attivo, tre matrimoni. Tre figli, frutto di indiscutibile  orgoglio. Descritto simpatico, caratterialmente buono ed ironico, candidato a ben quattro nomination all'Oscar, aveva ottenuto, nel 1998, con il film Will Hunting, e la  sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck, come miglior attore non protagonista, l' ambìta statuetta. Ora che  il sipario sembra essere calato e i riflettori  apparentemente spenti, trovo però triste che si tenda a scavare in quella che avrebbe dovuto essere unicamente la sua esistenza, mettendo in evidenza la parte vulnerabile dell' uomo,  ormai incapace di spiegare..!  Fonti informate, tendono ad offrire  giustificazioni, lasciando emergere  ipotetiche verità  forse ben lungi dall'essere tali.  Leggo di droga ed  alcool. Di problemi economici, di salute e di forte depressione. Motivazioni che indubbiamente possono aver favorito lo scatenarsi di  quel desiderio di autodistruzione. L'essenza di tutto, credo sia però rinchiusa , in una sola eloquente frase che,  sembra, lui stesso abbia pronunciato...  <.... se guardi al mondo con occhi onesti, non puoi che diventare triste. >.

Tristezza ed impotenza, nei confronti del medesimo, delle sue brutture, che penso avvertisse e può aver contribuito a  schiacciarlo. Ora che se ne  è andato  emerge anche quella grandezza interiore che lo contraddistingueva. 

Quanto sto via via comprendendo di lui, commuove... Mi commuove. Sosteneva  Amnesty, l' Unicef,  i  militari americani stanziati all'estero.

Quando nel 2004 una bimba con tumore al cervello, dopo aver visto il film < Mrs Doubtfire>, palesò il desiderio di incontrarlo. Il grande attore, volò in North Carolina. Dedicò un intero pomeriggio alla piccola Jessica. La bambina morì solo due mesi dopo, ma Lui seguitò a sostenere l'Ospedale dei Bambini St. Jude, prestando anche il proprio volto ed impegno, nella raccolta fondi a favore dei ragazzi malati terminali.

E' anche stato reso pubblico un videomessaggio dedicato ad una ragazza ventunenne malata di cancro. Vivian, avrebbe tanto voluto conoscerlo. Questo all'apparenza irrealizzabile sogno, lo aveva incluso in una lista in cui esprimeva gli ultimi suoi desideri.

 Robin Williams lo seppe e fece in modo che il medesimo potesse realizzarsi, attraverso un commuovente e simpatico filmato che le fece pervenire.  Ogni essere umano, nasce con un destino. Lo stesso,  non offre sconti. Stabilisce  traguardi mirati. Quello della nascita, della stessa dipartita. Io voglio solo credere che questo immenso, indimenticabile uomo,   avesse raggiunto il capolinea. Sul treno della vita,  giunto all'ultima fermata, avrebbe dovuto scendere, per poi ripartire.. Il suicidio ? Solo lo strumento, di cui il destino si è servito, per poterlo riportare tra le stelle... Come Mork, la prima delle sue " creature ". il simpatico alieno a cui diede il volto e  decretò l'inizio del suo inarrestabile successo.

Quello che mi turba? Una coincidenza sconcertante. In uno dei suoi ultimi film, nella parte di un uomo a cui era stato erroneamente riscontrato un male incurabile, ha predetto la data della propria morte; il 2014. Sconvolgente che l'abbia abbinata a quella altrettanto veritiera  della sua nascita; il 1951. 

 Ora chissà se l'indimenticabile Capitan Uncino,  sta scoprendo  lassù, tra le stelle,  la stessa magìa del Paradiso, che strepitosi effetti speciali, gli avevano creato intorno nel film che adoro e sovente riguardo...!  < Al di là dei sogni > ! Immaginario, fiabesco,  con distese di meravigliosi fiori in  colori sgargianti. Nella pellicola che ha dato vita ad una struggente, straordinaria, commuovente storia d'amore che neppure la morte sarebbe riuscita  a sciogliere, lui era per copione deceduto in un incidente d'auto.

Chissà se troverà la stessa luce...! Se nel cielo però  l'11  agosto si è accesa  una nuova fulgida stella, la luce della medesima, seguiterà   a brillare  anche quaggiù. Non potrà più estinguersi.

Per la  famiglia che, partendo,  ha dovuto abbandonare. La moglie,   quei tre adorati, bellissimi  ragazzi, ma anche per tutti noi, privati di tanto  talento e bontà.

Addio  buon  Capitano,  mancherai!                                 

 

 

Torna a < Personaggi >