L’ esistenza di Anna Frank, si è conclusa a soli quindici anni. Dal giorno della morte, dopo Auschwitz, nell’ultima tappa del calvario… nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, è la voce di una ragazzina ad aver sorvolato oltre sessant’anni, ad aver toccato le corde del cuore in ognuno di noi con la sua intramontabile

< testimonianza > scritta, pronta a ripartire, rivolare, sensibilizzare sempre nuove generazioni. Denuncia perenne a quelle che sono state le terribili persecuzioni naziste. L’invasione tedesca, in Olanda, porta la data del 1940. Al termine della guerra i tre quarti degli ebrei appartenenti a quel territorio, erano morti.

Anna ( Anne), nasce a Francoforte nel 1929. Bambina, prematuramente donna in seguito alla incipiente maturità dovuta agli eventi, fonde nel suo libro, sentimenti ed episodi molteplici, toccanti. Lo inizia a soli tredici anni. Vi infonde un’incontenibile voglia di vivere alternata a momenti di malinconia e… speranza..

Dalla finestra della soffitta, nel rifugio segreto in cui è stata allestita dal padre un’ inedita mostra fotografica, Anna guardava i tetti di Amsterdam sovrastati da un cielo terso e scriveva…: "Finchè esiste questo e io posso vederlo, questo sole e questo cielo senza una nuvola, non posso sentirmi triste…".

Poi.., c’era Peter, diciassettenne, un sentimento nuovo, forte. Un affetto che l’ha aiutata a superare la convivenza con altri clandestini, disagi ed esperienze individuali narrate. Le ristrettezze alimentari, l’isolamento, gli stessi contrasti con i familiari, la madre, sino al 4 agosto 1944, giorno in cui i Frank vengono arrestati.

Il Diario lascia un’immagine viva, a tratti ironica, sentimentale, talvolta irriverente della ragazzina ebrea, ma straziante per quanto viene riportato in merito ai suoi ultimi giorni di vita. Affamata, scheletrica, ammalata di tifo, Anna, senza più lacrime, muore il 31 marzo 1945. Un giorno solo, dopo la sorella Margot. La mamma Edith si è già spenta il 6 gennaio ad Auschwitz.

Peter Van Pels lascerà la terra il 5 maggio da Mauthausen.

 

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